Conosciuta in gergo con il termine di dolore alla cervicale, la cervicalgia indica il dolore al collo generico causato da diversi fattori di origine patologica e non. Secondo alcune indagini, nel mondo occidentale è una delle condizioni che affligge maggiormente la popolazione. Questa patologia colpisce il tratto cervicale della colonna vertebrale, ovvero il più alto, e il disturbo è percepito a livello neurologico, muscolare ed articolare al livello del rachide cervicale. Il rachide è formato da sette vertebre cervicali identificate con la lettera C e vanno dalla C1 alla C7. È a sua volta suddiviso in rachide cervicale superiore formato dalle vertebre atlante (C1) ed epistrofeo (C2) e rachide cervicale inferiore composto da 5 vertebre dalla C3 alla C7.
È una condizione dolorosa, spesso fastidiosa e invalidante che ostacola i movimenti naturali della testa. Quando il male al collo è riconducibile ai nervi, il soggetto avverte formicolio e una sensazione simile a quella delle scosse elettriche.
L’intorpidimento della zona inoltre raggiunge anche gli arti superiori e la mano. L’intensità con cui si manifesta il dolore è direttamente proporzionale alle cause. Ad esempio il dolore al collo dovuto al colpo di frusta è sicuramente molto più intenso rispetto all’assumere una posizione errata mentre si dorme. A secondo di dove si manifesta il dolore e il fastidio, questa condizione può essere suddivisa in:
Il dolore alla cervicale si presenta al collo ed è accompagnato da rigidità muscolare e limitazione nei movimenti.
Il dolore interessa il collo, le spalle e si estende al braccio e a volte anche alla mano. Quando si presentano anche formicolii o intorpidimento dell’arto, è un chiaro segnale che le cause sono da ricondurre ai nervi.
La patologia colpisce oltre che con tensione muscolare anche con disturbi alla vista alla deglutizione e causa vertigini, nausea, vomito ed emicrania.
Le cause del dolore nella zona cervicale possono avere origini varie, ma il più delle volte sono dovute all’infiammazione muscolo scheletrica del rachide del collo. Tra queste, rappresentano una fonte principale di dolore, traumi, postura errata (di giorno o di notte) e la sedentarietà che provocano tensione e contrattura dei muscoli cervicali e delle spalle, il tutto si presenta in episodi sporadici e di breve durata.
La forma acuta di dolori cervicali può essere dovuta alle seguenti condizioni:
Il dolore alla cervicale può inoltre essere accentuato quando si dorme in posizioni scomode (non si dorme a pancia in giù!!!) utilizzando materassi troppo morbidi o cuscini non adatti. Anche la postura errata mentre si guida, si studia o si sta al pc può provocare la cervicalgia.
Rientrano tra le cause del dolore al rachide cervicale anche lo stress. Infatti, le persone stressate scaricano tutta la tensione sui muscoli assumendo una postura errata, con conseguente rigidità muscolare di collo e spalle.
Sembrerà strano, ma una corretta respirazione permette di avere il collo privo di tensioni. Il diaframma, muscolo fondamentale per respirare, è collegato ad una serie di muscoli che quando utilizzato in modo scorretto, genera tensioni proprio a livello del rachide cervicale con conseguente dolore.
Anche l’idratazione è fondamentale per evitare tensioni muscolari. Bere poca acqua vuol dire soffrire di forti mal di testa, un sintomo tipico della cervicalgia. Inoltre la disidratazione causa la modifica del nucleo polposo del disco intervertebrale, che riducendosi di spessore crea “attrito” tra le vertebre.
Il fastidio o il dolore localizzato a livello della cervicale e del braccio viene diagnosticato in seguito ad un’indagine investigativa. Si parte dall’anamnesi medica con palpazione e si continua il quadro clinico con gli esami diagnostici come radiografia del rachide cervicale, tomografia computerizzata, risonanza magnetica ed elettromiografia.
Il trattamento della cervicale segue essenzialmente una procedura che vede:
La manipolazione cervicale ha per scopo di ristabilire una funzionalità massimale delle articolazioni della colonna riuscendo ad eliminare le contratture restituendo al paziente maggiore mobilità fra i segmenti vertebrali. Infatti, subito dopo la seduta dal Chiropratico, ci si sente più rilassati e leggeri.